Siamo in provincia di Potenza, nel paesino di Barile alle pendici del vulcano inattivo Vulture. Qui sorge e si estende per 6 ettari la vigna di Elena Fucci, un vigneto particolare poiché produce una sola varietà di uva, destinata ad un’unica etichetta.
Parliamo dell’Aglianico del Vulture DOC, che deve parte del suo prestigio al grande lavoro di promozione di Elena capace di esportare fuori dai confini regionali e nazionali le proprie etichette.
La storia di Elena Fucci e dell’omonima Azienda Agricola inizia negli anni 2000, quando di fronte alla possibilità di vendere i terreni di famiglia, Elena propose di tenerli e iniziare a vendemmiare, vinificare e imbottigliare. Tale saggia scelta fu dettata dalla peculiarità del terreno dove sorge la vigna, un suolo vulcanico e molto fertile, capace di restituire uve che arrivano a perfetta maturazione e vini eccelsi, caratteristici e saporiti.
La scelta più coraggiosa, fatta da Elena, non fu quella di il voler tenere la vigna, ma la decisione di dedicarsi alla produzione di un solo Cru capace di enfatizzare le caratteristiche dell’Aglianico del Vulture DOC. La sua etichetta vinificata in purezza valicò i confini nazionali, grazie al sapore caratteristico del vino ma anche per merito delle capacità di Elena di portare e far conoscere la propria terra in giro per il mondo, dando risonanza e prestigio all’Aglianico del Vulture.
Le etichette che oggi vengono prodotte sono:
- Titolo, che rappresenta l’etichetta di punta, un Aglianico in purezza che prende il nome dalla Contrada Solagna del Titolo, la micro frazione dove sorge l’azienda.
- Titolo by Amphora, un vino di tiratura limitata dove solo alcune uve selezionate e prelevate dalla produzione dell’etichetta Titolo, vengono affinate per 18 mesi in anfore di terracotta
Oggi Elena Fucci rappresenta un esempio nel mondo dell’imprenditoria femminile, ma anche un punto di riferimento per tutte le piccole aziende agricole emergenti. La sua capacità di fare scelte coraggiose e rischiose, i grandi risultati non possono che farci ammirare la determinazione e lungimiranza di Elena.
Curiosi di saperne di più? Non perdetevi l’intervista condotta dal nostro sommelier Davide D’Alterio.