A Cabras, in provincia di Oristano, nella magica Sardegna dai profumi e dagli aromi unici e indimenticabili, sorge l’azienda Vitivinicola Contini.
Durante l’intervista noto un particolare: su tutte le divise dei dipendenti è riportato il numero 122…
122 sono gli anni attraverso i quali quattro generazioni di Contini hanno scritto la storia del Vernaccia di Oristano con costanza, passione e impegno.
La lunga storia dell’azienda parte infatti nel 1898 quando Salvatore Contini decide di dedicarsi anima e corpo alla valorizzazione del Vernaccia. Una scelta che si rivelerà vincente, visti i numerosi successi conseguiti nel tempo. A Salvatore si succede il figlio Attilio, poi arriva Paolo e l’ultima generazione con Alessandro e Mauro.
Insomma, l’azienda Contini cresce, evolve e matura proprio come i suoi vini, percorrendo i passi della storia di una famiglia, attraverso quattro generazioni di appassionati e cultori della Vernaccia.
La Vernaccia di Oristano DOC (primo vino sardo a ottenere una denominazione nel 1971), è un vino ancora poco conosciuto e poco capito, ma denso di storia, cultura e avvolto da un’aura di mistero. Come un’opera d’arte, infatti, è un vino che ha bisogno di essere conosciuto in modo profondo per poter essere apprezzato al meglio, in tutta la sua pienezza.
Una peculiarità di questo vino consiste nel suo stile ossidativo e nella presenza della “flor” (o “levaduras de flor”: lieviti da fiore). In pratica le botti non vengono riempite fino all’orlo, così che al loro interno possa circolare l’aria. In questo modo l’ossigeno permette la fermentazione dei lieviti che, risalendo sulla superficie del vino, creano un caratteristico velo chiamato, appunto, “flor”. Questa particolarità dona alla Vernaccia di Oristano un importante e ampio spettro aromatico, costituito da una grande complessità di aromi retro nasali che lo rendono inconfondibile… Ed è in questo caso che si può parlare di “su murrai”: un espressione sarda per confermare che la Vernaccia ha acquisito tutti i sapori e i profumi della tradizione.
C’è da dire poi che la grande sapidità della Vernaccia di Oristano manda in panne il cervello che, visto il colore ambrato intenso, si aspetterebbe invece di assaporare un vino dolce!
Altro aspetto tipico della Vernaccia di Oristano è la sua altissima capacità di invecchiamento: nella nostra intervista degustiamo una Vernaccia 1976, che si palesa ancora viva e dinamica, egregiamente capace di reggere il passo col tempo. Ed è proprio per questo che la Vernaccia di Oristano DOC entra a pieno titolo nell’Olimpo dei vini da invecchiamento.
Possiamo affermare che la famiglia Contini, con la sua cantina, oltre a mantenere fede a una tradizione antichissima, sono anche degli innovatori, perché hanno saputo mescere sapientemente idee nuove con antiche tecniche di vinificazione. Il risultato sono dei vini che sfidano il tempo e che riescono a scavarsi un posto nel cuore e nella mente di chi gli assapora.
Oggi, portavoce d’eccezione della pregiata Vernaccia di Oristano DOC dell’Azienda Contini, è il Sommelier e Barman pluripremiato Andrea Balleri. Dopo aver girato gli alberghi e le cantine d’Europa, Andrea sceglie di stabilirsi in Sardegna per farsi brand ambassador di questa eccezionale perla enologica del Mediterraneo.
Noi de’ Il Volto del Vino abbiamo conosciuto e intervistato Andrea Balleri. Ecco qui il Video: